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Storia della tecnica HDR


La tecnica fotografica HDR (High Dynamic Range) è stata sviluppata e perfezionata negli anni '80 e '90. Tuttavia, i primi tentativi di creare immagini a intervallo dinamico esteso risalgono a molto prima. Ecco un riassunto del suo sviluppo:

  • 1850: I primi esperimenti risalgono a Gustave Le Gray, un pioniere della fotografia, che combinò due negativi per catturare il cielo e il mare in un'unica immagine, superando i limiti della gamma dinamica delle prime pellicole fotografiche.
  • 1980s-1990s: La tecnica HDR come la conosciamo oggi è stata formalizzata grazie all'uso di immagini digitali. Uno dei principali contributi è stato il lavoro del ricercatore Steve Mann, che negli anni '80 ha lavorato su immagini con intervallo dinamico esteso.
  • 1997: La pubblicazione di un articolo scientifico di Paul Debevec ha gettato le basi teoriche della fotografia HDR moderna. Il suo lavoro ha descritto un metodo per combinare più immagini con esposizioni diverse per creare una singola immagine HDR, risolvendo i limiti della gamma dinamica delle fotocamere tradizionali.
  • Anni 2000: Con la diffusione delle fotocamere digitali e dei software di elaborazione delle immagini (come Adobe Photoshop), la fotografia HDR è diventata sempre più accessibile agli appassionati e ai professionisti, trasformandosi in una pratica comune nella fotografia digitale.

Quindi, mentre la fotografia HDR ha radici antiche, la sua moderna applicazione è stata sviluppata e resa popolare negli ultimi decenni, soprattutto a partire dagli anni '90.

E oggi?

Le fotocamere moderne, con sensori di alta qualità e la capacità di catturare immagini in formato RAW con una gamma dinamica più ampia, hanno ridotto la necessità di utilizzare tecniche HDR tradizionali in molte situazioni.

  • Miglioramento della gamma dinamica nei sensori ==>  possono catturare meglio i dettagli sia nelle ombre che nelle alte luci, riducendo la necessità di unire più esposizioni.

  • Formato RAW ==> Le immagini in RAW contengono molte più informazioni rispetto ai formati compressi come JPEG. Ciò permette di recuperare dettagli dalle zone più scure o luminose direttamente in post-produzione, eliminando in parte la necessità di creare immagini HDR.

HDR rimane utile in situazioni estreme.
In condizioni di luce molto contrastata (come paesaggi al tramonto o interni con forti fonti di luce esterna), l’HDR è ancora una tecnica utile per catturare dettagli che una singola esposizione non può cogliere, anche con una fotocamera moderna.

Conclusione

  • Il risultato spesso si allontana dalla realtà percepita dall'occhio umano, rendendo le immagini più surreali o stilizzate.
  • Queste foto sono spesso apprezzate per il loro valore estetico e artistico, piuttosto che per la loro fedeltà alla scena originale.
  • Dipende molto dall'uso e dall'intento del fotografo: se lo scopo è enfatizzare il lato creativo e artistico, l'HDR è perfetto;
  • Se invece si cerca di rappresentare la natura in modo più realistico, altre tecniche potrebbero essere preferibili.

Presentazione

Presentazione fatta come introduzione alla tecnica HDR.
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